Gli spaventosi numeri del Big Profit Dell’OMS – Parte II

by Sunend
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Il “Lock Step”, il sogno antidemocratico delle élite

E’ abbastanza ingenuo pensare che sia solamente il settore farmaceutico ad appropriarsi di tale situazione di emergenza per ricavarne dei cospicui profitti. La realtà purtroppo è molto diversa,articolata e sopratutto inquietante, e coinvolge diversi settori dei poteri mondiali e finanziari il cui reale scopo va ben oltre la semplice vendita di farmaci e dispositivi medici.

Mi tocca citare un documento poco conosciuto ma pubblico e quindi visibile da chi voglia ottenere maggiori informazioni a riguardo, il report che sto per citare è del 2010, commissionato dalla Rockefeller Foundation (e ti pareva che non dovevano metterci lo zampino proprio loro…) dal titolo Scenarios for the Future of Technology and International Development1

Tale documento è uno studio di futurologi che sottolineano i futuri assetti della società globalizzata in uno scenario post pandemico. Andrebbe detto che credere che tali scenari siano solamente delle previsiosi è da persone ingenue, in quanto sono delle vere e proprie linee guida su come si dovrà riscrivere l’equilibrio sociale e politico, ovviamente dirottando gli eventi e sfruttando le situazioni poste.
Un altro documento da visionare è stato prodotto di recente dal Forum Economico di Davos, dichiara che tali previsioni-programmi siano sul punto di giungere alla maturazione e indica gli obiettivi in modo ancora più trasparente.

Questo documento della Rockfeller Foundation indica una timeline di eventi che partono dal 2012, l’anno in cui si era ipotizzata una pandemia, dove si riporta che a differenza della H1N1 del 2009, questa volta sarà estremamente efficace e distruttiva.

Lo scenario proposto ipotizza un contagio della popolazione mondiale del 20% e 8 milioni di morti nel giro di qualche mese, effettivamente sembra essere un numero enorme paragonato ai dati reali delle morti causati dalla normale influenza2, ma nonostante questo, i numeri sono ancora molto bassi rispetto ad altri scenari proposti che tra poco vi farò vedere, e rispetto anche ai decessi causati dalla Spagnola stimati a circa 50 milioni (in realtà non sappiamo con certezza se è possibile classificarla influenza in quanto all’epoca l’agente eziologico non poteva essere isolato e la congettura va fatta solamente su base clinica).

Una considerazione del genere non è senza foondamento dato che fa vedere quanto uan eventualità del genere, da più posizioni attesa e data per immediata, è in realtà statisticamente un’anomalia, un fenomeno generalmente non ottenuto in natura, almeno per quanto riguarda lo stato attuale delle evidenze storiche.

Ma nonostante ciò, queste scenario è stato dichiarato da molti personaggi di potere, come imminente e quasi inevitabile, al tal punto da dichiarare:


<<E’ solo questione di tempo prima che una di queste pandemie diventi globale, una pandemia con conseguenze potenzialmente catastrofiche. Una grave pandemia, che diventa “Event 201”,richiederebbe una cooperazione affidabile tra diversi settori, governi nazionali e istituzioni internazionali chiave>>3

In tale situazione, gli analisti e futurologi della Rockfeller Foundation, come su un copione già scritto e riscritto, sanno a priori quali soluzioni si dovranno attuare.
E’ abbastanza interessantevedere che gli scenari previsti (sono 4 soluzioni possibili o varianti) si dilatano su uno scenario temporale di 18 anni, dal 2012 fino al 2030.
Non pensiate che la data di arrivo sia casuale, la data infatti coincide con altri eventi mondiali, tra cui ‘l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile’4,e in questa data si focalizzano molte parole d’ordine di “esperti”(sono soliti a lanciare l’allarme) ,media,centri studi e governi.

Bisogna osservare che queste previsioni sono in leggero ritardo rispetto alle tempistiche programmate: la pandemia si è “avverata” con 10 anni di ritardo, quindi i successivi eventi posti sul cronoprogramma, ormai sono fuori dai tempi indicati.

Lo studio della Rockefeller Foundation prende in considerazione 4 tipi di scenari possibili per un futuro di medio-lungo periodo, in base a come rispondono gli eventi valutati da due varianti di incertezza:

– Capacità di adattamento

– integrazione economico-politica

Queste due variabili quando combaciano danno vita a un diagramma quadripartito con 4 scenari possibili:

■ Lock step scenario a bassa capacità di adattamento e alta integrazione politico-economica.

Una svolta autoritaria dei regimi e delle forme di governo.
Tale scenario è stato diciamo fin da subito al centro di questo grande esperimento sociale del 2020 e attuato dalla maggior parte dei Paesi europei e non. Del resto la risposta delle politiche di biosicurezza al proclamato “evento pandemico” è stata “suggerita”, dato che tali dichiarazioni pubbliche non vi sono state da parte delle autorità internazionali (es. OMS).
Queste istruzioni sono state date da una grande mano invisibile ma comunque molto ma molto pesante che ha determinato i cambiamenti in strutture governative e istituzionali, dando istruzioni ben dettagliate per adottare questa stranissima e mai sperimentata prima procedura di “biosicurezza”. La stessa espressione “lockdown”, con la radice lock che significa infatti chiusura, fa capire che dietro tale scenario, in alcuni Stati sembra che ci sia stato un dirottamento e che tali decisioni siano state date dall’alto ma non si sa chi ci sia dietro a tutto ciò5.
Infatti le dichiarazioni date da Lukashenko (spero ricordiate quali, in caso contrario rileggete l’articolo precedente: https://ilmovimentodelsole.com/covid-gli-spaventosi-numeri-dei-big-profit-delloms) lasciano pensare che ci siano delle persone dietro alle organizzazioni internazionali, come se ci fosse un potere globale.


<< Un mondo con un controllo verticale e governativo molto serrato, leadership autoritaria, scarsa innovazione e regressione dei cittadini >>

Ci sono tantissime ragioni per cui pensare che lo scenario ‘lock step’ sia quello che hanno cercato di indurre come modello mondiale.

Il documento parla di un quadro dove ci sarà, in un non lontano futuro, riduzione degli spostamenti, dove i cittadini “delegano volontariamente la loro sovranità individuale e la loro privacy a favore di Stati sempre più paternalisti, in cambio di maggiore sicurezza e stabilità”, non è da sottovalutare il motivo per cui l’Italia secondo le caratteristiche del suo popolo, sia stata scelta tra i primi a sperimentare queste situazioni, cosa di cui ne parleremo nel prossimo articolo!

Citazioni

1 – Cfr.Appendice A

2 – Uno studio del J Global Health del 2019, relativo alla decade 2002-2011 stimava il tasso di decessi annui per influenza intorno ai 389 mila, con picchi massimi di 500 mila: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6815659/ . Ovviamente esistono ondate di influenza stagionale che occasionalmente causano un maggior numero di decessi. Ad esempio l’influenza detta “di Hong Kong” (1968) a cui si attribuisce un numero stimato fra i 750 mila e 2 milioni di decessi, o l’influenza asiatica (1957) con numeri analoghi.

3 – Dalla home del sito ufficiale di Event 201: https://www.centerforhealthsecurity.org/event201/

4 – https://www.un.org/sustainabledevelopment/development-agenda/. L’Agenda 2030 si inserisce nel quadro della più ampia ‘Agenda 21’ (per XXI secolo) con la quale spesso è confusa.

5 – A questo riguardo la vicenda italiana della desecretazione (ad oggi incompleta) dei verbali del cosiddetto Comitato tecnico-scientifico è emblematica: emerge un quadro in cui il decisore politico non ha seguito le ind icazioni dei tecnici, in un curioso scaricabile in cui è difficile rintracciare una catena di comando. Cfr: https://www.oltre.tv/lockdown-distruzione-sociale-documenti-fine-conte/

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